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La terapia cortisonica - Finalmente

Immagine del redattore: Alberto LangioneAlberto Langione

Il nostro viaggio è giunto al termine. Dopo aver percorso tutte le tappe che riguardano il vasto mondo del cortisone, ci avviamo alla conclusione. Come accaduto per la terapia steroidea, rimane da chiedersi solo una cosa: ma quindi, questo cortisone, quanso lo possiamo usare.

L’uso dei farmaci a base di cortisone, è diffuso in ambito medico per il trattamento di una vasta gamma di patologie, grazie alla loro potente attività antinfiammatoria e immunosoppressiva.


Effetti Fisiologici Principali

  1. Riduzione dell'infiammazione: Bloccando la produzione di citochine e altri mediatori pro-infiammatori, i glucocorticoidi riducono l'infiammazione acuta e cronica, alleviando sintomi come dolore, gonfiore e arrossamento.

  2. Soppressione della risposta immunitaria: Oltre all’effetto antinfiammatorio, i glucocorticoidi svolgono un’importante azione immunosoppressiva, riducendo l’attività delle cellule immunitarie e la produzione di anticorpi. Questo effetto è particolarmente utile nelle malattie autoimmuni.

  3. Effetti metabolici: I glucocorticoidi stimolano la gluconeogenesi, aumentando la produzione di glucosio nel fegato, e promuovono la mobilizzazione degli acidi grassi dai depositi adiposi. Tali effetti sono parte delle normali risposte fisiologiche allo stress, in cui il cortisolo gioca un ruolo cruciale.


Indicazioni Cliniche e Utilità Terapeutica dei Glucocorticoidi

Il campo d’applicazione dei glucocorticoidi è vasto e spazia dalla gestione delle malattie autoimmuni al trattamento di stati infiammatori acuti, fino alla terapia delle patologie allergiche e infiammatorie croniche.

  1. Malattie Autoimmuni: Nelle condizioni in cui il sistema immunitario attacca i tessuti sani, come nel lupus eritematoso sistemico (LES) e nell’artrite reumatoide, i glucocorticoidi rappresentano un’opzione terapeutica efficace per ridurre l'infiammazione e prevenire danni ai tessuti.

  2. Malattie Polmonari: Nelle patologie polmonari come l'asma e la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), i glucocorticoidi inalatori riducono l’infiammazione bronchiale e migliorano la funzionalità respiratoria. Nei casi acuti, i glucocorticoidi sistemici possono essere utilizzati per alleviare i sintomi rapidamente.

  3. Patologie Allergiche: Reazioni allergiche gravi, come l’anafilassi, richiedono un intervento immediato con glucocorticoidi per ridurre l’infiammazione sistemica e prevenire complicazioni potenzialmente fatali.

  4. Patologie Neurologiche: I glucocorticoidi sono indicati nel trattamento di malattie come la sclerosi multipla, dove possono ridurre la gravità delle recidive e migliorare i sintomi. Vengono utilizzati anche nella gestione dell'edema cerebrale associato a traumi cranici o tumori cerebrali.

  5. Malattie Dermatologiche: Nelle malattie infiammatorie cutanee, come la psoriasi o la dermatite atopica, i glucocorticoidi topici rappresentano una delle principali terapie per ridurre l'infiammazione locale e migliorare i sintomi.

  6. Gestione del Dolore e delle Infiammazioni Muscoloscheletriche: In caso di tendiniti, borsiti e artrite, i glucocorticoidi, somministrati spesso sotto forma di iniezioni locali, possono alleviare il dolore e accelerare la guarigione, riducendo il tempo di recupero e migliorando la qualità della vita del paziente.


Effetti Collaterali e Rischi del Trattamento a Lungo Termine

Nonostante i benefici terapeutici, l’uso prolungato dei glucocorticoidi può comportare effetti collaterali significativi, il che sottolinea l'importanza di un monitoraggio clinico costante.

  1. Soppressione dell’Asse Ipotalamo-Ipofisi-Surrene (HPA): L’uso cronico di glucocorticoidi esogeni può sopprimere la produzione di cortisolo endogeno, portando a insufficienza surrenalica e difficoltà nel gestire lo stress fisiologico, specialmente in situazioni di sospensione improvvisa.

  2. Effetti Metabolici: I glucocorticoidi possono indurre iperglicemia, insulino-resistenza e aumento di peso, aumentando il rischio di diabete mellito di tipo 2 e di sindrome metabolica.

  3. Alterazioni Scheletriche e Muscolari: L’uso prolungato di glucocorticoidi può portare a osteoporosi e osteonecrosi, aumentando il rischio di fratture. L’atrofia muscolare è un altro effetto collaterale importante, che può compromettere la forza fisica e la funzionalità generale.

  4. Effetti Psichiatrici: Gli effetti neuropsichiatrici dei glucocorticoidi, come ansia, depressione e insonnia, possono essere debilitanti e richiedere una gestione specialistica.

  5. Aumento del Rischio di Infezioni: L’immunosoppressione indotta dai glucocorticoidi aumenta la suscettibilità alle infezioni batteriche, virali e fungine, e ciò rappresenta un rischio significativo nei pazienti immunocompromessi.


Considerazioni sull'Uso dei Glucocorticoidi in Atleti: Rischi e Potenziali Benefici

Nell’ambito sportivo, l’uso dei glucocorticoidi è regolamentato dall’Agenzia Mondiale Antidoping (WADA), che classifica questi farmaci come doping in determinate modalità di somministrazione (orale, intramuscolare, endovenosa, o rettale). Tale classificazione è dovuta principalmente ai potenziali effetti ergogenici, che potrebbero dare un vantaggio competitivo ingiusto agli atleti. E’ però bene ricordare che il loro utilizzo rimane fondamentale per la gestione di condizioni mediche legittime anche in ambito sportivo.

  1. Gestione delle Lesioni e Riduzione del Tempo di Recupero: Per gli atleti professionisti, le lesioni rappresentano un serio ostacolo alla continuità della carriera. I glucocorticoidi possono ridurre l’infiammazione e accelerare il processo di recupero, permettendo agli atleti di tornare all’attività in tempi più rapidi e minimizzando i danni a lungo termine.

  2. Prevenzione del Danno Muscoloscheletrico Cronico: L’uso appropriato di glucocorticoidi ha un ruolo preventivo nel ridurre la progressione delle patologie croniche, come la tendinite e l’artrite, condizioni comuni tra gli atleti che eseguono movimenti ripetitivi o sottoposti a carichi elevati.

  3. Trattamento delle Malattie Respiratorie e Allergiche: Gli atleti, in particolare quelli di endurance, sono suscettibili a condizioni come l’asma indotta da esercizio e le allergie stagionali. I glucocorticoidi inalatori o locali consentono loro di mantenere la funzionalità respiratoria ottimale, senza che ciò influenzi le prestazioni fisiche in modo improprio.


Necessità di un Approccio Personalizzato e Monitorato

L’uso dei glucocorticoidi, nonostante sia ormai ampiamente parte della pratica clinica di moltissimi medici, deve essere attentamente regolato e monitorato. Gli effetti benefici, infatti, si scontrano con alcuni sintomi indesiderati, che possono portare ad un aggravio della salute generale del paziente.

Nello sportivo poi, la questione deve essere ulteriormente messa sotto una lente di ingrandimento, in quando le prospettive terapeutiche si possono scontrare con le normative vigenti.

Da non dimenticare poi, la questione della sospensione graduale della terapia, concetto farmacologico fondamentale quando si parla di farmaci cortisonici. La sospensione dei glucocorticoidi deve essere sempre graduale, specialmente per i pazienti che li hanno assunti per periodi prolungati. La riduzione graduale della dose permette al sistema endocrino di recuperare la normale produzione di cortisolo, evitando il rischio di insufficienza surrenalica.


Come sempre, la nostra miglior arma è l’informazione!


Alla prossima!

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