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Immagine del redattoreAlberto Langione

Menopausa - la Terapia

Negli scorsi articoli abbiamo iniziato a raccontare nel dettaglio alcuni aspetti della menopausa: l’origine di estrogeni e progesterone, le loro azioni e la correlazione tra menopausa e diabete.

Oggi iniziamo il racconto delle terapie per il contrasto degli effetti della menopausa. Iniziamo con una piccola precisazione: non trattandosi di una patologia, non si può parlare propriamente di “terapia per la menopausa” ma di una terapia volta a trattare le complicanze che la menopausa causa.

La principale modifica che avviene nel corpo della donna durante la menopausa è la mancata produzione di estrogeni e progesterone che avviene durante il ciclo mestruale. La terapia sarà quindi volta a contrastare questa condizione, per questo prende il nome di “terapia ormonale sostitutiva”.

Le terapie ormonali sostitutive (HRT) comprendono perciò diverse classi di farmaci progettati per sostituire gli ormoni che il corpo non produce più in quantità sufficiente durante la menopausa.

Questi farmaci possono essere somministrati in varie forme, inclusi compresse orali, cerotti transdermici, gel, creme e dispositivi vaginali. Le principali classi di farmaci utilizzati nelle HRT includono estrogeni, progestinici e terapie combinate di estrogeni e progestinici.


Estrogeni

Gli estrogeni sono la componente principale della HRT per le donne che hanno subito un'isterectomia, poiché non necessitano di protezione endometriale. Gli estrogeni hanno un effetto diretto sull'infiammazione sistemica. La loro carenza durante la menopausa porta a un aumento dello stato infiammatorio, che è un noto fattore di rischio per lo sviluppo del diabete di tipo II.

L'infiammazione cronica danneggia i tessuti, promuove la resistenza all'insulina e compromette la funzione delle cellule beta del pancreas, responsabili della produzione di insulina. Gli estrogeni possono essere somministrati in diverse forme:

  1. Estrogeni orali: Tra questi, l'estradiolo è quello più comunemente utilizzato. Gli estrogeni orali hanno dimostrato di migliorare la sensibilità all'insulina e ridurre il rischio di diabete di tipo II. Tuttavia, possono essere associati a maggior rischio di trombo-embolia venosa.

  2. Estrogeni transdermici: Disponibili sotto forma di cerotti o gel, gli estrogeni transdermici, vengono assorbiti direttamente attraverso la pelle, bypassando il fegato e riducendo il rischio di trombosi rispetto agli estrogeni orali. Questa modalità è molto vantaggiosa per le donne con storia documentata di rischio cardiovascolare.

  3. Estrogeni vaginali: Utilizzati principalmente per i sintomi urogenitali della menopausa, come la secchezza vaginale e la dispareunia (ovvero dolore durante il rapporto sessuale). Questi includono creme, compresse e anelli vaginali contenenti estradiolo o estriolo.


Progestinici

I progestinici vengono utilizzati spesso in combinazione con gli estrogeni nelle donne con utero integro per prevenire l'iperplasia endometriale e il carcinoma endometriale, che possono essere indotti dall'estrogeno da solo. Le principali forme di progestinici includono:

  1. Medrossiprogesterone acetato (MPA): Uno dei progestinici più utilizzati, spesso in combinazione con estrogeni nelle terapie orali.

  2. Progesterone naturale: Disponibile sia in forma orale che transdermica, il progesterone naturale è preferito da alcune donne poiché si ritiene abbia un profilo di effetti collaterali più favorevole rispetto ai progestinici sintetici.

  3. Noretindrone: Un progestinico utilizzato sia in forma orale che in combinazione con cerotti transdermici di estrogeni.


Terapie Combinate di Estrogeni e Progestinici

Le terapie combinate offrono una protezione endometriale e sono disponibili in diverse forme:

  1. Terapie orali combinate: Combinano estrogeni e progestinici in una singola compressa. Un esempio comune è la combinazione di estradiolo e medrossiprogesterone acetato. Queste terapie migliorano i sintomi della menopausa e riducono il rischio di iperplasia endometriale.

  2. Cerotti transdermici combinati: Offrono una somministrazione continua di estrogeni e progestinici, come i cerotti contenenti estradiolo e noretindrone. Questi cerotti sono preferiti per la loro capacità di evitare il metabolismo epatico di primo passaggio, riducendo così il rischio di eventi tromboembolici.

  3. Terapie combinate sequenziali: Combinano estrogeni continui con progestinici aggiunti ciclicamente per simulare un ciclo mestruale, indicato per donne in perimenopausa.


Terapie non ormonali

Oltre alla HRT, ci sono opzioni non ormonali per il trattamento dei sintomi della menopausa, utili per le donne che non possono o non vogliono assumere ormoni:

  1. Modulatori selettivi dei recettori estrogenici (SERM): Come il raloxifene, che può essere utilizzato per prevenire l'osteoporosi e trattare i sintomi della menopausa senza gli effetti proliferativi degli estrogeni sull'endometrio e sul seno.

  2. Inibitori della ricaptazione della serotonina-norepinefrina (SNRI): Farmaci come la venlafaxina possono essere utilizzati per trattare le vampate di calore nelle donne in menopausa. Questi farmaci devono essere usati con cautela dato che un loro utilizzo è in terapia per la depressione.


Effetti sulla composizione corporea e sul rischio di diabete

La scorsa volta si è parlato molto di correlazione tra diabete e menopausa. E’ quindi importante ricordare che la HRT può avere un impatto significativo sulla composizione corporea e sul rischio di diabete di tipo II.

Gli estrogeni migliorano la sensibilità all'insulina, riducono l'accumulo di grasso viscerale e modulano l'infiammazione sistemica. Questi effetti sono cruciali per prevenire l'insorgenza del diabete di tipo II.

Inoltre, mantenendo una distribuzione del grasso corporeo simile a quella pre-menopausale, la HRT può contribuire a ridurre il rischio di condizioni metaboliche e cardiovascolari associate ad un accumulo di grasso viscerale.


Conclusioni

Come avete avuto modo di constatare, la farmacologia è un mondo complesso e, per questo, molto affascinante. Impostare una terapia è un processo complesso e, per questo, molto molto affascinante. Per una singola condizione possiamo avere diversi farmaci disponibili e ognuno di essi si concentrerà su un aspetto specifico piuttosto che su un altro, sia per quanto riguarda gli effetti benefici, sia per quanto riguarda gli effetti potenzialmente avversi.

Questo ci permette, ad oggi, di avere una terapia personalizzata che può andare incontro alle esigenze di ogni singola donna nel modo migliore possibile. Non dobbiamo dimenticare che questo è un aspetto fondamentale per garantire una maggiore aderenza alla terapia, il fattore più importante quando si imposta un trattamento.


Spero che anche questo articolo vi sia interessato, alla prossima!

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